Sentire voci e vedere facce nuove
Contributo al dibattito di Fabrizio Cassanelli
Caro Direttore condivido molto l’impostazione del tuo intervento e mi piacerebbe davvero che la tua pista potesse diventare sfondo per una tavolo che potremmo attivare a Cascina …..entro un paio di mesi.
Personalmente sono davvero convinto che è davvero finita una fase storica e culturale e che ne deve iniziare un’altra anche a partire dalla confusione , dalle incertezze e dalle ingenuità. Quando io parlo di “morte di settore” sostengo che nella sostanza mancano contenuti e ideali forti che ne possano rigenerare l’identità. Sono davvero convinto che non abbiamo bisogno di “nuove corporazioni” oltre a quelle che già esistono ma che semmai occorre una revisione antropologica sui modelli di ascolto del nuovo , identità, ruoli, scambi culturali, reti sociali, ri - definizione del destinatario….etc. Insomma nel dibattito partito su Eolo ho provato a dire e confermo , che cerco un nuovo senso , confronto e scambio , che mi piace incontrare artisti nuovi , che mi interessano quelli più eversivi , strani, imperfetti come lo erano i nostri ….
Insomma credo che stiamo davvero rischiando di implodere su questioni di “vecchie”, e di diventare “autistici”, tormentati principalmente dalla voglia di “sicurezze” più che dalla ricerca del senso e della responsabilità sulla nostra funzione….. Io credo che occorra mettere in gioco sfondi caldi: Lo spettacolo , lo spettatore , l’attore , i bisogni , le mutazioni e i nuovi soggetti sociali , i luoghi……. Credo che dobbiamo accenderci e per farlo dobbiamo farlo in carne e ossa e con passione, naturalmente con chi vuole … e lì attivare domande e riflessioni , forse scomposte, ma dalle quali può nascere qualcosa di significativo. Ripeto la tua pista mi sembra interessante e potrebbe fare da sfondo a un appuntamento 'tavola rotonda, Ring…. chiamala come ti pare , nella quale mi piacerebbe sentire voci e vedere facce nuove.
Con sincera stima
Fabrizio Cassanelli
Contributo al dibattito di Fabrizio Cassanelli
Caro Direttore condivido molto l’impostazione del tuo intervento e mi piacerebbe davvero che la tua pista potesse diventare sfondo per una tavolo che potremmo attivare a Cascina …..entro un paio di mesi.
Personalmente sono davvero convinto che è davvero finita una fase storica e culturale e che ne deve iniziare un’altra anche a partire dalla confusione , dalle incertezze e dalle ingenuità. Quando io parlo di “morte di settore” sostengo che nella sostanza mancano contenuti e ideali forti che ne possano rigenerare l’identità. Sono davvero convinto che non abbiamo bisogno di “nuove corporazioni” oltre a quelle che già esistono ma che semmai occorre una revisione antropologica sui modelli di ascolto del nuovo , identità, ruoli, scambi culturali, reti sociali, ri - definizione del destinatario….etc. Insomma nel dibattito partito su Eolo ho provato a dire e confermo , che cerco un nuovo senso , confronto e scambio , che mi piace incontrare artisti nuovi , che mi interessano quelli più eversivi , strani, imperfetti come lo erano i nostri ….
Insomma credo che stiamo davvero rischiando di implodere su questioni di “vecchie”, e di diventare “autistici”, tormentati principalmente dalla voglia di “sicurezze” più che dalla ricerca del senso e della responsabilità sulla nostra funzione….. Io credo che occorra mettere in gioco sfondi caldi: Lo spettacolo , lo spettatore , l’attore , i bisogni , le mutazioni e i nuovi soggetti sociali , i luoghi……. Credo che dobbiamo accenderci e per farlo dobbiamo farlo in carne e ossa e con passione, naturalmente con chi vuole … e lì attivare domande e riflessioni , forse scomposte, ma dalle quali può nascere qualcosa di significativo. Ripeto la tua pista mi sembra interessante e potrebbe fare da sfondo a un appuntamento 'tavola rotonda, Ring…. chiamala come ti pare , nella quale mi piacerebbe sentire voci e vedere facce nuove.
Con sincera stima
Fabrizio Cassanelli
